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Monumenta :mostra nella Valle dei Templi


La storia della Sicilia abbraccia il futuro nella videoarte di Fabrizio Plessi



 












Presentata a Roma 'Monumenta', la mostra nella Valle dei Templi in corso fino al 5 novembre.




"L'arte di Plessi esprime l'inevitabile contaminazione fra l'antico e il nuovo"
Nove torri di tufo che uniscono in un abbraccio il Tempio di Giunone e quello della Concordia.
Nella Valle dei Templi di Agrigento l'antico culla il nuovo che avanza: nel parco archeologico piu' grande del mondo, patrimonio dell'Unesco, Fabrizio Plessi ha realizzato nove torri di tufo che uniscono in un abbraccio il Tempio di Giunone e quello della Concordia. Torri nelle quali il visitatore si puo' immergere nel divino che abita gli elementi della natura attraverso la magia della videoarte. A quasi due mesi dall'inaugurazione della mostra che sta riscuotendo un notevole successo, e' stato presentato anche il catalogo (edito da Il Cigno GG Edizioni, con un testo critico di Marco Tonelli) nella sede romana dell'associazione stampa estera alla presenza di Plessi,degli ideatori e organizzatori.















L'opera di Plessi testimonia come spesso la creatività contemporanea si rivitalizzi attraverso un'opera classica e viceversa.
Plessi ha voluto coniugare la sua arte con la storia della Sicilia. Solo un'artista come lui poteva realizzare una mostra del genere.














 

Monumenta' rappresenta un evento unico. Sono già state realizzate tre mostre nella Valle dei Templi di Agrigento perché l'idea originaria e' stata quella di fare qualcosa per la Valle dei Templi che avesse anche a che fare con l'arte contemporanea per rilanciare il sito archeologico siciliano. Prima c'è stata, infatti, 'Arte Contemporanea per il Tempio di Zeus' con cinquanta artisti di caratura internazionale che hanno portato li' le loro opere, allestite in luoghi normalmente non accessibili al pubblico. Dopo c'è stata la mostra di Mitoraj, un grande successo. Ma 'Monumenta' ha una particolarita' unica: mentre nelle altre mostre gli artisti avevano già realizzato le opere che poi hanno portato li', 'Monumenta' e' stata realizzata appositamente per la Valle dei Templi".
"Plessi dopo aver studiato il luogo e gli e' venuto in mente di fare questa spina dorsale che congiungesse il Tempio di Giunone con quello della Concordia. Poi ha realizzato in Sicilia questi monoliti e vi ha inserito all'interno i filmati che richiamano la filosofia di Empedocle rivisitata da Plessi in chiave moderna".














Se il compito dell' Arte è di porre interrogativi e non quello di dare risposte quella di Plessi pone interrogativi in modo persino provocatorio. Innanzitutto perché tocca il Sud, da cui parte sempre un messaggio complesso, pieno di rimandi. Poi perché esprime la contaminazione inevitabile fra antico e nuovo, il ritorno del rimosso nella cultura e nell'arte, la dimensione magica delle nuove tecnologie dove tutto può accadere". Ed infatti, in una delle torri Plessi è riuscito nell'impresa impossibile di far vibrare nel vento il panneggio della Venere di Morgantina.
Plessi: "E' una grande avventura, un grande privilegio che non potevo perdere. Ed ora ci stiamo adattando ad una Valle dei Templi invasa da questa grande scultura, un monumento nel monumento dove quasi biologicamente il passato convive col futuro. Come sempre la coscienza storica del passato puo' convivere con il futuro. Da anni teorizzo la possibilita' di umanizzare le tecnologie ed ora ne vedo realizzata la concreta possibilità ".



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