SALVO SOTTILE Giornalista, è caporedattore della «cronaca» al Tg5.
Ha iniziato la sua carriera a Palermo, giovanissimo, ed è stato testimone delle più importanti vicende siciliane degli ultimi vent’anni.
Dopo una lunga esperienza di inviato in Italia e all’estero, comprese alcune zone di guerra, dal 2001 si è trasferito a Roma, dove attualmente vive e lavora.
Nel 2007 con Baldini Castoldi Dalai ha pubblicato il suo primo romanzo, Maqeda, che dopo un successo di vendite e di critiche, si appresta a diventare un film.
È sempre un’emozione ritornare nella mia Palermo, la città in cui sono nato, la città che con i suoi accesi contrasti ha caratterizzato la mia vita sia di uomo, sia di giornalista.
L’occasione della mia recente visita a Palermo (ahimé, sono sempre poche le possibilità di vacanza a causa dei miei impegni assidui con il Tg5) è stata dettata dalla presentazione del mio secondo romanzo Più scuro di mezzanotte (Sperling & Kupfer), un’opportunità che mi ha permesso di poter assaporare, se pur per breve tempo, la mia Palermo, suggellata dagli inconfondibili sorrisi, dalle sue continue evoluzioni, dall’ affetto e dall’impareggiabile calore che ci rende orgogliosi di essere “ovunque” palermitani
Dopo una lunga esperienza di inviato in Italia e all’estero, comprese alcune zone di guerra, dal 2001 si è trasferito a Roma, dove attualmente vive e lavora.
Nel 2007 con Baldini Castoldi Dalai ha pubblicato il suo primo romanzo, Maqeda, che dopo un successo di vendite e di critiche, si appresta a diventare un film.
È sempre un’emozione ritornare nella mia Palermo, la città in cui sono nato, la città che con i suoi accesi contrasti ha caratterizzato la mia vita sia di uomo, sia di giornalista.
L’occasione della mia recente visita a Palermo (ahimé, sono sempre poche le possibilità di vacanza a causa dei miei impegni assidui con il Tg5) è stata dettata dalla presentazione del mio secondo romanzo Più scuro di mezzanotte (Sperling & Kupfer), un’opportunità che mi ha permesso di poter assaporare, se pur per breve tempo, la mia Palermo, suggellata dagli inconfondibili sorrisi, dalle sue continue evoluzioni, dall’ affetto e dall’impareggiabile calore che ci rende orgogliosi di essere “ovunque” palermitani
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