Arriva “Anime migranti”, il nuovo progetto di Mario Incudine
"Questa è la Sicilia che si è messa a cantare"
Esattamente dopo tre anni dalla pubblicazione di Abballaluna, esce il nuovo CD di Mario Incudine, Anime migranti, colonna sonora di un progetto sulla fratellanza tra i popoli abbracciato da Alessandro Haber, Mario Venuti, Edoardo De Angelis, Faisal Taher, Lello Analfino, Anita Vitale, Kaballà, i Djeli D’Afrique, Nino Frassica e Salvatore Bonafede E parte subito anche il nuovo tour che porterà Incudine, i suoi musicisti nei teatri della Sicilia e dell’Italia con un concerto e un recital sui racconti dei migranti siciliani.
Presentato in anteprima al The Place di Roma lo scorso 23 marzo il progetto Anime migranti ha già riscosso grande successo di critica e pubblico. . L’unica strada percorribile per le “anime migranti” di ogni tempo è la fratellanza, tracciata da chi ci ha preceduto. Le facce dei siciliani sui bastimenti per l’America, le braccia laboriose nelle miniere del Belgio che hanno fatto più grande l’Europa somigliano come una goccia d’acqua alle mani degli africani approdati sulle nostre coste.
Il nuovo cd prende avvio da Salina, il brano con cui Incudine ha vinto il Festival della nuova canzone siciliana, e si arricchisce di eccellenti collaborazioni, «È una riflessione in musica e parole per non dimenticare da dove veniamo e per non assistere ancora una volta al silenzio della memoria – spiega Mario – la musica popolare, quella che i nostri nonni hanno portato oltreoceano e quella che ancora vive dentro i racconti di chi è rimasto da questa parte del mare è il filo conduttore di questo viaggio che parte dalla Sicilia: da quest’isola si alza un canto a più voci per raccontare il nostro tempo, un tempo in cui le coste sono teatro di tragedie, di gommoni che non riescono a toccare riva e di mari ormai cimiteri di tanti, indefiniti, morti. Per questo motivo ho voluto condividere questo progetto con tanti amici, grandi artisti, attori, cantanti, musicisti, perché sia un unico abbraccio, un’unica voce, un’unica bandiera per la pace e l’amore tra i popoli. C’era una Sicilia che ha visto partire, c’è una Sicilia che vede arrivare. Questa è la Sicilia che si è messa a cantare».
Con Mario Incudine in questo nuovo viaggio, i musicisti Franco Barbarino (corde), Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (fiati), Emanuele Rinella (batteria), Riccardo Laganà (percussioni) e Pino Ricosta (basso).
"Questa è la Sicilia che si è messa a cantare"
Presentato in anteprima al The Place di Roma lo scorso 23 marzo il progetto Anime migranti ha già riscosso grande successo di critica e pubblico. . L’unica strada percorribile per le “anime migranti” di ogni tempo è la fratellanza, tracciata da chi ci ha preceduto. Le facce dei siciliani sui bastimenti per l’America, le braccia laboriose nelle miniere del Belgio che hanno fatto più grande l’Europa somigliano come una goccia d’acqua alle mani degli africani approdati sulle nostre coste.
Il nuovo cd prende avvio da Salina, il brano con cui Incudine ha vinto il Festival della nuova canzone siciliana, e si arricchisce di eccellenti collaborazioni, «È una riflessione in musica e parole per non dimenticare da dove veniamo e per non assistere ancora una volta al silenzio della memoria – spiega Mario – la musica popolare, quella che i nostri nonni hanno portato oltreoceano e quella che ancora vive dentro i racconti di chi è rimasto da questa parte del mare è il filo conduttore di questo viaggio che parte dalla Sicilia: da quest’isola si alza un canto a più voci per raccontare il nostro tempo, un tempo in cui le coste sono teatro di tragedie, di gommoni che non riescono a toccare riva e di mari ormai cimiteri di tanti, indefiniti, morti. Per questo motivo ho voluto condividere questo progetto con tanti amici, grandi artisti, attori, cantanti, musicisti, perché sia un unico abbraccio, un’unica voce, un’unica bandiera per la pace e l’amore tra i popoli. C’era una Sicilia che ha visto partire, c’è una Sicilia che vede arrivare. Questa è la Sicilia che si è messa a cantare».
Con Mario Incudine in questo nuovo viaggio, i musicisti Franco Barbarino (corde), Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (fiati), Emanuele Rinella (batteria), Riccardo Laganà (percussioni) e Pino Ricosta (basso).
Cenni biografici
Vincitore del decimo festival della nuova canzone siciliana e attualmente nei primi posti della classifica provvisoria dell’undicesima edizione dello stesso concorso, considerato dalla critica l’interprete di “un modo nuovo di cantare la Sicilia fra il cantastorie e il cantautore”, Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova musica italiana. Una crescita artistica consacrata dal successo dei suoi primi due album, Terra e Abballalaluna (Egea Music), oltre a svariate collaborazioni con i più importanti artisti italiani (Cristicchi, Dalla, De Gregori. Avion Travel, Ruggiero, Galeazzi, Hevia, D’angelo, Frassica). Mario Incudine si è esibito nei più prestigiosi festival di world music in Italia, Cina, Marocco, Tunisia, Algeria, Capoverde, Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Germania, Turchia, Romania, Messico e negli Stati Uniti collezionando nell’ultimo anno più di cento concerti dal vivo. Voce dell’orchestra popolare italiana dell’Auditorium del parco della musica di Roma diretta da Ambrogio Sparagna, il cantautore ennese è approdato al 60esimo festival di Sanremo accanto a Nino D’Angelo nella serata dedicata ai duetti rappresentando la Sicilia nelle Voci del Sud. Incudine è anche direttore di diversi ensemble di musica popolare tra cui l’orchestra multietnica portoghese