La collezione di Filippo e Anna Pia Pappalardo (opere dal 1950 al 2011)” è ospitata presso la straordinaria cornice settecentesca dell’ex Monastero dei Benedettini a Catania.
Molti gli artisti in mostra: Abramovic, Alviani, Baj, Beecroft, Burri, Capogrossi, César, Chia, Christo, Cucchi, De Chirico, Fautrier, Fontana, Guttuso, Kounellis, LeWitt, Manzù, Mathieu, Paladino, Rotella, Schnabel, Vasarely, Vedova ecc...
Tra i lavori di particolare rilevanza e interesse si ricordano: Superficie CP/200 di Giuseppe Capogrossi del 1953, uno dei capisaldi della collezione, Cellotex di Burri del 1980 su cui esplode il cromatismo del nero e del rosso, un Senza titolo di Mimmo Paladino del 1992 che esprime mirabilmente il mistero dell’uomo nel passato e nel presente, e il rarissimo Archimede a Broadway di Jannis Kounellis.
Tra i contemporanei, altre presenze importanti: Vanessa Beecroft, presente con due lavori, VB36.267.VB e VB62.72.dg.vb, Marina Abramovic con una fotografia della performance Balkan Baroque della Biennale di Venezia 1997, e un bellissimo lavoro di George Baselitz del 2005 intitolato Cavaliere.
Il farmacista catanese ha collezionato arte e ogni pezzo si lega inevitabilmente alla sua vita – e alla sua terra – e sono, come lui stesso afferma, “pagine dello stesso libro, versi di un’unica poesia”.
Per la prima volta, una parte sinteticamente rappresentativa della collezione Pappalardo può essere fruita da tutti i catanesi.
Per la prima volta, una parte sinteticamente rappresentativa della collezione Pappalardo può essere fruita da tutti i catanesi.